Fobie

 

 

La fobia si manifesta come intensa paura, irrazionale o comunque eccessiva, di una situazione oppure oggetto. Tale paura si protrae nel tempo, senza dissolversi con la verifica e la comprensione della natura innocua di ciò che spaventa.

 

Quando si entra in contatto con ciò che provoca fobia, molto spesso anche solo quando si pensa ad esso, si produce una risposta di ansia e paura che si può anche tradurre in attacco di panico, in particolare quando è impossibile allontanarsi da ciò che provoca la reazione fobica.

 

E’ per questa ragione che, quando possibile, si sceglie di evitare la situazione o l’oggetto fobico, innescando così un circolo vizioso nel quale l’ansia ‘anticipatoria’, ossia che precede la fonte di paura, ingigantisce la paura legata allo stimolo, innescando un circolo vizioso senza apparente via d’uscita.

 

Le conseguenze che ne possono derivare sono talvolta serie, arrivando la paura a compromettere la vita di chi la prova, soprattutto se invade la sfera degli affetti, del lavoro, sociale.

 

Particolarmente diffuse sono le fobie in età infantile, paure sempre più diffuse fra i bambini, come quella della scuola, del buio, dei ladri, dei mostri. Anche in questo caso validi  strumenti psicologici consentono di decondizionare la risposta emotiva legata allo stimolo o al pensiero che determina ansia.

 

 

 

Fra le molteplici forme di fobia esistenti, le più diffuse sono:

 

 

Paura degli spazi chiusi (Claustrofobia)

E’ una delle fobie più diffuse, e si manifesta non solo nei confronti di luoghi chiusi ma anche troppo affollati, o comunque in ogni situazione che non consente la fuga.  Chi ne soffre manifesta malessere, sensazione di soffocamento, oppressione, e ha l’impressione di essere costretto ogni qual volta è esposto alla situazione fobica.

 

Paura degli spazi aperti (Agorafobia)

Sebbene il termine ‘agorafobia’ indichi la paura degli spazi aperti, questo disturbo è solo una variante della claustrofobia, infatti in comune con quest’ultima ha che gli effetti si manifestano anche in alcuni luoghi chiusi. L’elemento condiviso e caratterizzante delle numerose situazioni che possono originare il disturbo in questione è nell’impossibilità a sottrarsi facilmente dalle condizioni che lo determinano, siano esse fisiche o psicologiche.

L’agorafobia è molto frequente nelle persone che soffrono di attacchi di panico, e che a seguito di questo maturano il timore di trovarsi da soli fuori casa, oppure di stare in coda, sull’autobus, fra la folla.

Per placare l’ansia chi soffre di agorafobia di solito ricorre all’evitamento delle situazioni pericolose, oppure alla compagnia di qualcuno di fiducia.

 

Paura delle malattie (Ipocondria)

La paura di avere una grave malattia è solitamente accompagnata dalla errata interpretazione di normali sensazioni che vengono dal corpo.

Nonostante le rassicurazioni mediche l’ipocondriaco insiste nella convinzione di non essere sano, e questo lo porta a trovare rassicurazione in rituali e procedure che gli permettono di mantenere il controllo.
Il disagio può condurre alla compromissione del funzionamento sociale o lavorativo, e a disturbate relazioni con le persone intorno.

 

Paura degli animali (Zoofobia)

E’ molto diffusa, sia nella forma indifferenziata che in quella specifica, ossia la paura di un animale preciso. In quest’ultimo caso sono diverse le categorie che si possono individuare, ad esempio la paura degli insetti (entomofobia), o quella dei ragni (aracnofobia), o ancora dei serpenti (herpetofobia), e molte altre.

 

Fobia sociale

L’ansia sociale si manifesta in occasione del contatto con gli altri ed è segnata dalla paura di essere giudicati male, e dalla paura di comportarsi in maniera imbarazzante o mortificante.

La paura di affrontare le situazioni sociali, quella di essere osservati, quella di non essere all’altezza del compito, interferiscono in maniera decisiva sulla vita di ogni giorno e si traducono in un’ansia che con i suoi sintomi peggiora la condizione.

Chi è colpito da fobia sociale comprende che la sua paura è esagerata e irrazionale ma comunque non riesce a controllarla sperimentando apprensione nell’affrontare ogni situazione che richiede un confronto con altri.

A differenza della semplice timidezza, nella fobia sociale l’ansia tende ad essere anticipatoria manifestandosi anche molto tempo prima delle situazioni temute. La reazione più diffusa è quella di isolarsi socialmente adottando un comportamento di evitamento, tipico delle sindromi fobiche.

L’evitamento tende a cronicizzare il disturbo, poiché riduce il livello di autostima e alimenta i sentimenti di inferiorità e di inadeguatezza, e a compromettere il funzionamento complessivo.

 

Paura di volare (Aviofobia)

Nel caso di questa particolare fobia i problemi sorgono quando si è costretti a prendere l’aereo.
Naturalmente la consapevolezza che l’aereo è un mezzo di trasporto tra i più sicuri non aiuta a smorzare il timore di volare, e le ansie ad esso connesse.